martedì 28 febbraio 2012

"La sorella di Mozart" Rita Charbonnier



Oggi non sono in forma e il mio caro maritino a portato le bimbe a scuola permettendomi di riposare e rilassarmi senza dover uscire di corsa da casa come tutte le mattine.
Quel che ho fatto appena la mia banda è uscita di casa e stato prepararmi un bel bagno caldo, chiudere lo sportellone della porta finestra in camera, accendere delle candele intorno alla vasca ed immergermi nell'acqua calda e profumata con questo bel libro.
Questo testo ha risvegliato in me sentimenti di ogni genere quali frustrazione, rabbia, rassegnazione, tristezza tutti questi sentimenti li ho sentiti insieme alla protagonista nella quale mi sono pienamente identificata.
Una femminista si strapperebbe i capelli nel leggere quali e quante umiliazione Nannerl (sorella di Mozart) subisca in questo romanzo solo perché donna ed invece sarà solo lei ad avere la possibilità di potersi esprimere liberamente
e ciò che inizialmente le verrà negato e che lei tanto brama, cioè la possibilità di sviluppare il suo talento e che questo raccolga l'approvazione del padre, risulterà essere una prigione per l'anima e lo spirito del fratello.
Mi vien da pensare che un'altra bella lettura si può accompagnare a questo libro : "Una stanza tutta per se" di Virginia Wolf
L'autrice in questo prezioso libro spiega come anche le donne sarebbero state in grado di esprimere il loro genio se solo avessero avuto "una stanza tutta per se", naturalmente per stanza si intende un luogo fisico, uno studio dove pensare ma anche un luogo nella mente dove ci si possa estraniare dal mondo per riflettere e immergersi nelle nostre profondità per tirare fuori ciò che di meglio ci contraddistingue , senza per questo sentirci in colpa per i panni non lavati, il pranzo ancora da preparare e i bambini con il moccio al naso.
La stanza prima che un luogo fisico è un luogo intimo riscaldato dall'approvazione degli altri che ti circondano, che non è approvazione per il lavoro a cui ti stai dedicando ma è approvazione per la vita che stai vivendo, che è la tua e di nessun' altro.
La Charbonnier fa dire ad uno dei suoi personaggi: "chi sceglie di stare al nostro fianco non tenta di aiutarci , o di renderci migliori porgendoci una mano, ma al contrario ci accoglie, ci fa spazio e ci approva per quelli che siamo, e tale suo comportamento ci rende liberi."
Spesso il nostro più grande problema è la ricerca dell'approvazione negli occhi e nelle parole degli altri.
Nel libro Mozart dice a Nannerl :" Devi capire, Nannerl, che la ricerca della perfezione non porta da nessuna parte. Devi scrivere in modo più sciocco; o furbo se vuoi, ma imperfetto. Devi cessare di perdere le tue giornate a fissare la parete, e il foglio bianco, soverchiata dalla pressante paura di non farcela, perché la verità, Nannerl, è che se tu perdessi la paura faresti di meglio, e molto più in fretta.".

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